Perchè dobbiamo nominare il male, di Vito Mancuso

Liliana Segre ha affermato: “Fra qualche anno della Shoah ci sarà una riga nei libri di storia, e poi nemmeno quella”. È possibile evitare un simile esito? Cominciamo col dire che dare un nome agli eventi è essenziale. Significa com-prenderli, prenderli con, farli propri: un evento, che prima era fuori dalla mente, poi, mediante il […]

Quando la politica italiana era dalla parte degli oppressi, di Vincenzo Giardina

Giovanni Pirelli, Joyce Salvadori Lussu, Enrico Berlinguer: l’ex partigiano primogenito di famiglia di imprenditori, la poeta e traduttrice anticolonialista, il politico che prova a immaginare una via oltre la guerra fredda. Tre italiani che avevano avviato un dialogo su resistenza e liberazione con Amílcar Cabral, dirigente indipendentista e panafricanista, guerrigliero nell’allora Guinea portoghese, oggi Guinea-Bissau.Quello […]

Diecimila modi di alimentare e diffondere il caos, di Emanuel Pietrobon

La creazione della destabilizzazione è un processo complesso e sfaccettato, che si compone di diverse fasi, di una vasta gamma di strumenti e si estende su un orizzonte spazio-temporale mutevole. Adattabilità, flessibilità e fluidità sono le tre peculiarità che non devono mancare a una strategia di destabilizzazione. Il preconfezionamento è l’errore che non deve essere commesso. Si […]

Chiesa e fascismo, di Daniele Menozzi

L’approssimarsi della ricorrenza centenaria della marcia su Roma (28 ottobre 1922) ha favorito lo sviluppo di una serie di iniziative – convegni, cicli di conferenze, mostre – che intendono richiamare la memoria non solo sulle specifiche vicende che portarono al potere Benito Mussolini, ma anche sull’insieme della parabola del fascismo: dalla risposta alla crisi dello […]