Dagli informatici ai medici: ecco l’identikit di chi ha annunciato le dimissioni dal lavoro, di Giorgio Pogliotti

L’aumento del numero di lavoratori che danno le dimissioni è alimentato anzitutto dall’uscita dei professionisti più qualificati: informatici, ingegneri, medici, architetti, chimici, geometri, ma anche operai specializzati e periti. Cercano di cogliere le opportunità che la ripresa occupazionale può offrire a chi vuole cambiare lavoro, per quei profili tecnici e specializzati che le aziende faticano […]

Felicità, giustizia e vita in comune. La proposta di Platone, di Vittorio Pelligra

Strano tipo Zeus. Quando Prometeo ruba il fuoco degli dei dall’Olimpo per donarlo agli uomini, Zeus non la prende bene. Fa incatenare il titano, nudo, sul monte più remoto del Caucaso e vi invia la mostruosa aquila Aithon, con il compito di dilaniare perpetuamente il corpo di Prometeo divorandogli il fegato.Tanto duramente, però, Zeus se la […]

Segni d’avanguardia per andare oltre la malinconia, di Aldo Bonomi

Per inoltrarmi nell’anno mi sono letto il rapporto Censis per «continuare a cercare per continuare a capire» cosa ci aspetta alla foce del fiume sociale ed economico del Paese. Partendo dalle considerazioni generali che introducono i detriti di dati portati dalla corrente. Molti fanno scrivere di una società “senza” coesione dov’è la «malinconia a definire […]

Il Paese è meno populista ma chiede efficienza ed equità, di Dario Di Vico

Il dibattito giornalistico sul post-populismo, partito da una provocazione del Rapporto Censis, si è impantanato. Considerata la chiave che aveva utilizzato per svilupparsi molto probabilmente non poteva che andare così: se il quesito infatti diventa «le forze più o meno dichiaratamente populiste hanno ancora ampi margini di consenso?», la risposta non può che essere affermativa. Ma […]

I nessi da ricostruire tra le geografie di un’epoca diseguale, di Aldo Bonomi

L’antico adagio città/contado si ridisegna tra il pieno metropolitano e il vuoto dei territori meno antropizzati. Anche per la transizione delle città, la sola potenza di tecnologia e reti non basta più: occorre anche rigenerare i territori del vuoto, con le risorse ecologiche di acqua, verde, aria. Una discontinuità che scava nell’idea stessa di progresso, […]