Scherlock Holmes ci avrebbe visto chiaro ed avrebbe esclamato “Elementare, Watson!”. Ma chi ci vedeva ancora più chiaro erano i miei nipotini qualche anno fa, uno di quattro e l’altro di sette anni. Il fatto è che chi tiene in mano, o crede di tenere in mano, le sorti del mondo, non ha mai letto, molto probabilmente, Sir Arthur Conan Doyle ed ha orecchi tappati di fronte ai bambini, almeno quelli di ceto o censo medio basso.
Così sembra non capisca che se masse di gente si spostano dai Paesi poveri verso i Paesi più ricchi (sarebbe meglio dire arricchiti) e si spostano a costi altissimi ed a rischio di rimetterci la pelle con i propri bambini, un motivo ci sarà. E quale? Sherlock Holmes ed i miei nipotini quando erano più piccoli lo sapevano, i pretestuosi padroni del mondo no.
Strano vero?
Viene il momento, ed è già vicino, che, a causa delle sperequazioni sempre più evidenti, molti occidentali si renderanno conto di essere sulla stessa barca che attraversa il Mediterraneo per chiedere aiuto e che realmente o metaforicamente si capovolge nel mare.
Per ora invece ancora cerchiamo un nemico facile da individuare.
I migranti sono il nemico, il vaccino è il nemico, gli omosessuali sono il nemico, la sinistra è il nemico, ma mentre combattiamo contro i mulini a vento siamo distratti dai problemi concreti di povertà, fame, guerra, perdita tangibile del diritto alla salute con chiusura di ospedali ed ambulatori pubblici, allungamento delle liste di attesa e necessità del ricorso a cure private o intramoenia. Cioè in sostanza solo i più abbienti si possono curare e le aspettative di vita diminuiscono specie al Sud e nei sud del mondo, dove erano già ai limiti, in specie per la fame che falcidia otto/nove milioni di abitanti della Terra ogni anno. Più di una Shoah all’anno e nell’indifferenza più totale di tutti noi.
Nell’abitudine, direi, mentre i nostri canali televisivi e YouTube traboccano di rubriche dedicate alla cucina e molti di noi si curano per il reflusso gastroesofageo, per l’obesità, per l’iperglicemia e per l’ipercolesterolemia di origine alimentare.
Canali visibili in tutto il mondo, canali che io immagino come uno schiaffo immorale (dico esattamente “immorale”) a quella fame che provoca la morte di bambini ed adulti, quegli stessi o i parenti di quegli stessi che noi vogliamo affondare negli abissi del mare “nostrum”.
Elementare, Watson.
Mentre pensiamo ai vaccini con cui “ci vogliono uccidere”, il 3% del pil viene destinato all’acquisto di armi invece che alla riapertura degli ospedali. Ma noi siamo preoccupati per le scie chimiche e non abbiamo tempo per occuparci di ciò, e poi Zanotelli è un radical chic, mi dicono da quella parte i sapienti neofiti della lotta contro i mulini a vento, gli stessi che cercano le colpe dei partigiani e giustificano i nazisti perché comunque questi ultimi dicevano di combattere in nome di Cristo (un giudeo) contro i giudei che lo hanno crocifisso.
Confusione! Invece di studiare i social, studiate il Vangelo! Quando mai Cristo avrebbe ordinato un genocidio? D’altronde solo alcuni farisei, tra cui inizialmente San Paolo, ed i dottori della legge Lo perseguitavano, perché la brava gente, la povera gente lo accoglieva anche agitando le palme ed i rami di ulivo, lo amava. Certo poi i capi del Sinedrio sapevano come prendere il popolo e capovolgere il senso delle cose in nome di un’ortodossia tutta pretestuosa, esattamente come accade oggi, con provenienza da certi pulpiti.
Un’ortodossia tutta pretestuosa perché avulsa dal contesto dell’amore paterno di Dio e tutta orientata sul Dio della guerra, che tuttavia avrebbe dato forza sempre ai più deboli (perché Israele della scrittura è un popolo piccolo e schiavo che diventa forte ed invincibile). Ma noi diciamo di essere seguaci di Cristo che in realtà, nel Nuovo Testamento, oscura il Dio della guerra facendoci capire che la tradizione aveva dei punti da correggere: “sono venuto a completare la legge……avete udito che fu detto occhio per occhio, dente per dente, ma io vi dico amate i vostri nemici e pregate per coloro che vi odiano…”
Elementare, Watson!
I miei nipotini me lo dissero quando erano più piccoli: una casa per tutti, da mangiare per tutti, niente più bombe, preservare la natura (mi disegnarono anche tutto quello che volevano fosse realizzato per il futuro).
Concludo. Ad un operatore dell’Unicef che mi chiamava per chiedere un’offerta una tantum per i bambini vittime di guerra e terremoti in Siria e Turchia ho detto: “A prescindere dal senso deprimente di una Organizzazione delle Nazioni Unite che chiede supporto alla gente (e comunque quel supporto io glielo do, davvero per carità), quei filmati che inviate ai vostri benefattori e che rappresentano bambini in fin di vita o dilaniati delle bombe, per favore, inviateli ogni giorno, ma proprio ogni giorno, a tutti i capi di governo di tutto il mondo ed a tutti i magnate della finanza e dell’industria, magari anche ai capi degli eserciti ed a quelli dei servizi segreti. Ma tutti i giorni, 365 giorni all’anno per anni.”. Lo facciano anche Save the Children ed Amnesty. Facciamolo tutti. Grazie
Cercasi un fine è “insieme” un periodico e un sito web dal 2005; un’associazione di promozione sociale, fondata nel 2008 (con attività che risalgono a partire dal 2002), iscritta al RUNTS e dotata di personalità giuridica. E’ anche una rete di scuole di formazione politica e un gruppo di accoglienza e formazione linguistica per cittadini stranieri, gruppo I CARE. A Cercasi un fine vi partecipano credenti cristiani e donne e uomini di diverse culture e religioni, accomunati dall’impegno per una società più giusta, pacifica e bella.