ALLUCINAZIONI, DI A. DONATELLA REGA

Alcuni notiziari, magari sentiti mentre si sta attendendo a qualche faccenda domestica, sembrano il frutto di un’allucinazione, infatti l’altro giorno per un attimo ho pensato che fra gli additivi ed i fertilizzanti di cui sono inondati gli alimenti che mangiamo, abbiano ormai aggiunto anche qualche allucinogeno…

Tante notizie, su guerra, politica e cronaca tutte con qualcosa di illogico in maniera stridente.

Questa “guerra al terrorismo” di Israele, per esempio, a sentire le notizie, è del tutto singolare (anche se vi è stato un precedente, quando per “far fuori Osama Bin Laden” si fece quella interessante operazione di Pace invadendo l’Afghanistan e praticamente provando, sempre a rigoroso scopo di pace, tante belle nuove armi sulla sua popolazione civile).

Dunque le notizie dicono così: “Continuano i bombardamenti sul Libano e nella striscia di Gaza con decine di morti, un centinaio in un solo giorno a Gaza. Israele comunica di aver ucciso con questi ultimi raid i vice comandanti che erano diventati comandanti in assenza dei due capi di Hezbollah ed Hamas uccisi nei giorni scorsi e bla bla bla…” (Ed io penso: caspitina adesso ci saranno i vice dei vice da far fuori, mah!)

Ma, fatemi capire, per uccidere quattro persone che a rigore si sarebbero potute catturare magari con qualche operazione internazionale di intelligence e processare invece che uccidere (ma non mi attacco a queste sottigliezze) ne abbiamo fatte fuori, non centinaia, decine di migliaia dal 7 ottobre compreso. Eh sì, dico compreso perché anche i morti del 7 ottobre dicono si potessero evitare controllando meglio le frontiere e proibendo la festa dei giovani proprio lì, sul confine, visto che, lo hanno detto fonti israeliane, “si sapeva di un attacco imminente di Hamas proprio in quel territorio”.  Ora, tornando alla vendetta che dichiaratamente, così dicono i notiziari, serve a far fuori Hamas ed i suoi capi e mai e poi mai la popolazione civile: e che caspita! (direbbero a Bari) non hai una buona mira! E non hai neanche visto un film di buono spionaggio, perché avresti sicuramente imparato che, i terroristi, li si può rintracciare uno ad uno, certo, con un po’ di pazienza. Ma hai fretta, evidentemente. Quindi delle due una: o sei molto esagerato e frettoloso nelle tue azioni militari  oppure stai mentendo spudoratamente sul tuo vero obiettivo. Non è che lo penso, giammai, figurarsi, sono le notizie, ahimè, che lo fanno venire in mente.

Si da voce poi, riguardo a chi protesta per tale esagerazione e spreco di morti (o per tale menzogna, decidete voi) alla solita solfa dell’antisemitismo, come se un semita sia uno che abitualmente, per vendicarsi di un gruppo terroristico, fa stragi tutt’intorno a sé sparando anche in petto ai bambini o sparando sulle forze multinazionali di pace.  Non credo davvero.

Mi vengono in mente due illustri appartenenti al popolo ebraico, Chagall ed Einstein (ma si potrebbero fare decine e decine di esempi di artisti, scrittori, musicisti e scienziati, giusto per restare alle persone più note senza parlare di un intero popolo che prima durante e dopo la Shoah ha aborrito la violenza), questi avrebbero mai approvato una carneficina e un sistematico infanticidio a scopo di vendetta? Non mi sembra.

Ecco perché anche io mi sarei alzata e sarei andata via, e lo avrei fatto in specie se fossi stata semita, durante il discorso dell’attuale primo ministro israeliano all’assemblea dell’ONU. Bello mio, questa non è vendetta, non è occhio per occhio e dente per dente, sarebbe una sete di vendetta smisurata ed insaziabile, altro che semitismo, altro che sionismo, se non fosse invece quello che sembra a rigor di logica e cioè una banale mira espansionistica ed egemonica. E come tutti i prepotenti del mondo te la prendi soprattutto con i più deboli.

Ma torniamo alle notizie allucinanti, ce ne sono altre, tutte così, con quel tocco di impossibile, anche riguardo alla politica ed alla cronaca.

Per la cronaca ci vorrebbe un articolo intero a parte, che rimando. Salto quindi alla politica, alle leggi fatte apposta all’indomani di una sentenza perché i giudici abbiano torto e, quindi, all’ulteriore intervento della magistratura che deve far presente che alcuni decreti violano le norme UE. Ebbene, in proposito, viene annunciato che fonti della maggioranza dichiarano che “i giudici devono basarsi sulle leggi vigenti”. Sogno o son desta? Mi stanno prendendo in giro, eh! È proprio quello che hanno fatto finora e che stanno facendo ancora i giudici: basarsi sulle leggi vigenti!

Da bambini, quando qualche cuginetto cambiava le regole del gioco strada facendo, cambiando le carte in tavola, staccavamo e gli dicevamo che era un prepotente e si smetteva di giocare. Per come si plaude ora ai prepotenti, qualche mio cugino avrebbe sempre stravinto e noialtri bambini perdenti lo avremmo portato in trionfo.

La ciliegina sulla torta è il conseguente talk show in cui il gioco delle parti viene mantenuto rigorosamente anche da chi sa bene di mentire (e si vede, perché basta azzerare l’audio del televisore per capirlo).

Tutto questo spettacolo che si dipana sotto i nostri occhi tra immagini eloquenti e parole fuorvianti, a che serve? Perché dirci tutto questo? Perché attenuare, alterare e talvolta capovolgere la realtà con le parole?

Mi sorge l’atroce dubbio che i potenti (o i prepotenti) abbiano bisogno del nostro consenso, della nostra approvazione, del nostro plauso, hanno bisogno che gli diciamo “bravi” e che dormiamo sonni tranquilli affidandoci a loro.

E bravi, dai, anzi bravissimi!  Nel frattempo noi dormiamo, come intuì Trilussa con la sua Ninna Nanna.

“…..Ninna nanna, pija sonno ché se dormi nun vedrai tante infamie e tanti guai che succedeno ner monno fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna per un matto che commanna; che se scanna e che s’ammazza a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede per un Dio che nun se vede, ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.

Chè quer covo d’assassini che c’insanguina la terra sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse. Fa la ninna, cocco bello, finchè dura sto macello: fa la ninna, chè domani rivedremo li sovrani che se scambieno la stima boni amichi come prima. So cuggini e fra parenti nun se fanno comprimenti: torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro senza l’ombra d’un rimorso, ce faranno un ber discorso su la Pace e sul Lavoro pe quer popolo cojone risparmiato dar cannone! “

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Cercasi un fine è “insieme” un periodico e un sito web dal 2005; un’associazione di promozione sociale, fondata nel 2008 (con attività che risalgono a partire dal 2002), iscritta al RUNTS e dotata di personalità giuridica. E’ anche una rete di scuole di formazione politica e un gruppo di accoglienza e formazione linguistica per cittadini stranieri, gruppo I CARE. A Cercasi un fine vi partecipano credenti cristiani e donne e uomini di diverse culture e religioni, accomunati dall’impegno per una società più giusta, pacifica e bella.


 

 

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