Festa della Repubblica 2024. L’amore per la nostra Repubblica non è un fatto emotivo o sentimentale, sportivo o goliardico, né tantomeno propaganda elettorale per carpire voti. Tutto ciò è immaturo e degenera in atteggiamenti sovranistici, nazionalistici, populisti, che chiudono la nostra comunità agli altri, europei e non, specie stranieri e immigrati. L’amore per il nostro Paese – come per ogni Paese – è un fatto etico: per noi è riconoscere, apprezzare, essere grati, fare propria la storia di bene di chi ha sofferto o dato la vita per creare la Repubblica, dalle ceneri del fascismo e di tutti i suoi mali annessi e connessi. L’amore per il nostro Paese è un fatto etico anche perché, come insegna Aristotele, la città, come un intero Paese, appartiene solo a chi la sviluppa, ci lavora, edifica il suo bene, la fa crescere e la protegge con una vita virtuosa. Chi offende le istituzioni, di cui è temporaneo responsabile, con turpiloqui, corruzione, interessi privati in atti pubblici, attaccamento al potere con degli IO spropositati, offende le cittadine e i cittadini con menzogne e raggiri, non “appartiene” a una città, a un Paese, se non solo anagraficamente. Continuando con la sua prassi degenerata si allontana sempre più dal cuore dello stare insieme in una comunità politica. L’amore per il propio Paese è un tessere la comunità con una prassi etica e costituzionale, è avere la gioia e l’onore di insegnarli ai piccoli e ai giovani e di testimoniarli sempre e dovunque. Buona festa della Repubblica!
Rocco D’Ambrosio
[presbitero, docente di filosofia politica, Pontificia Università Gregoriana, Roma; presidente di Cercasi un fine APS]