«Nuotiamo tutti in questo torrente, a volte facilitati dalla corrente, a volte travolti, a volte in acque limpide, a volte in acque torbide. Lavorare nel mondo, renderlo più bello, giusto e pacifico comporta una lotta continua e appassionata, per tutti. Solo lottando ci sarà un “dopo” migliore»
PRESENTAZIONE
Quella che stiamo vivendo è certamente una crisi epocale. Se, a livello mondiale, stavamo con fatica uscendo dalla pandemia, l’aggressione russa all’Ucraina si è presentata come una nuova, pericolosa minaccia al nostro presente. Per chi vive un determinato momento è sempre impresa difficile capire quale ne sia il senso e come cambi di conseguenza il proprio modo di essere. Siamo troppo immersi nell’oggi, forse riflettiamo poco, e comunque siamo distratti da molteplici messaggi, tanto che spesso viviamo un disagio psicologico, che può finire per avere persino risvolti patologici. Pur sapendo che le risposte più sagge arriveranno in futuro, abbiamo tutti bisogno di averne di soddisfacenti qui e ora. C’è sempre un dopo tenta di fornire qualche risposta oggi, nell’adesso”.
L’AUTORE
ROCCO D’AMBROSIO
Professore ordinario di Filosofia politica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, è presidente dell’associazione “Cercasi un fine”, che si occupa di formazione politica e di accoglienza degli stranieri. Per Castelvecchi ha pubblicato “Siamo tutti della stessa carne”. Dialogo su Fratelli tutti tra un cattolico e un agnostico (con Riccardo Cristiano, 2020) e Il potere. Uno spazio inquieto (2021).
In libreria e on line
RECENSIONI
- Formiche, 6.2.23: recensione di Riccardo Cristiano, Dalla pandemia all’Ucraina, c’è sempre un dopo. Cristiano legge D’Ambrosio